lunedì 5 giugno 2006


Gli agricoltori tedeschi "incorniciano" il paesaggio rurale per invitare i viaggiatori a guardarlo con occhi diversi.
In compenso in Cina si incornicia anche la luna. Su di un’isoletta, ovviamente artificiale, del lago artificiale di Yangchow, sorge il Padiglione per Ammirare la Luna. Nel plenilunio, a una certa ora, la luna appare perfettamente inquadrata nel vano calcolato come sua cornice del leggiadro padiglione. Ci si siede su di una panchina davanti a quel vano e si attende che appaia la luna esattamente lì, in quel posto che l’uomo ha destinato al suo apparire.

4 Comments:

At 7:23 PM, Anonymous Anonimo said...

Questa fotografia spiega perfettamente un concetto per me fondamentale quando ci si appresta a riprendere un paesaggio o un soggetto qualunque: scegliere cosa mettere all'interno della nostra inquadratura! Il nostro campo visivo assomiglia ad un grand'angolo da 18 millimetri che è impegnativa come area inquadrata dalla nostra vista, senza contare che ancora possiamo vedere qualcosa a lato dei margini di questi 18mm di ottica virtuale. E' vero che questo extra non è definito ma è pur sempre una percezione. Invece quando si guarda dentro ad un mirino di una macchina da presa, si può orientare il quadruccio in tutte le direzioni avendo sempre la sensazione netta di isolare quattro lati di un'immagine pulita, senza contaminazione alcuna. Bisogna però decidere quando premere il pulsante di scatto e quindi sapere esattamente cosa catturare. Quindi è bene esercitarsi a questa pratica, già ad occhio nudo: Michele Ferrari

 
At 10:00 PM, Anonymous Anonimo said...

Mi piace del commento di Michele l'aspetto tecnico: non avevo mai pensato al nostro occhio come ad un obbiettivo fotografico di una dimensione definita (quella e non un altra).

 
At 10:11 PM, Anonymous Anonimo said...

Ho pubblicato questa foto con questa citazione perché esprime anche un'interessante diversità di prospettive: nella nostra cultura infatti la fissità e la convenzionalità del punto di vista è sentita come limitativa (la foto "cartolina", già vista le mille volte) e si incoraggia l'adozione di punti di vista originali. Non cosi' in Cina, dove l'identità collettiva si esprime e si rafforza anche attraverso l'individuazione e la reiterazione di un angolo visuale comune, un punto da cui guardare (insieme) il mondo.

 
At 7:56 PM, Anonymous Anonimo said...

questa apparentemente limitativa concezione del guardare un solo tassello di quel paesaggio, offre invece un'occasione collettiva assai stimolante. E' un modo per stare insieme a vedere lo stesso spettacolo, succede anche al cinema no? Non è detto, di nuovo ripeto, che il film debba piacere a tutti, ma avendolo visto insieme e quindi potendolo commentare, si sviluppa certamente il proprio senso critico in questo caso rivolto semplicemente ad una inquadratura. Esercitandosi con un rudimentale mirino semplicemente incrociando quattro dita, se non si ha sempre con se una macchina da presa, si scopre presto come variano i nostri gusti in termini di scelte estetiche, al solo variare dell'angolo di ripresa.

 

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