sabato 12 aprile 2008


Come andare a Cannes senza vederla
“È andato a Roma senza vedere il Papa” si diceva un tempo dei viaggiatori che non sapevano riconoscere quel che meritava di essere visto. A Cannes tuttavia è difficile sbagliare, poiché gli itinerari nei dintorni reggono il confronto con le attrazioni mondane più note, specie per chi è appassionato di storia, letteratura e natura.
Per esempio col traghetto si possono raggiungere le Îles de Lérins, che sorgono di fronte a Cannes. La prima e maggiore è l’isola Sainte-Marguerite, una vasta riserva naturale solcata da sentieri che si snodano tra foreste di pini e di eucalipti. La Fortezza reale dell’isola fu per lungo tempo prigione di Stato, e qui nel 1687 fu condotto sotto scorta uno dei più misteriosi prigionieri d’ogni tempo, l’uomo dalla “maschera di ferro”, del quale si può ancora visitare la cella. Vi resterà per undici anni, alimentando le voci più diverse sulla sua identità, tra cui quella che fosse il gemello segreto di Luigi XIV, il Re Sole, allontanato dalla corte alla nascita per evitare contestazioni sulla successione. Per prepararsi è d’obbligo leggere la versione romanzesca che ne offre Alexandre Dumas ne “Il Visconte di Bragelonne”, a conclusione della trilogia dei tre moschettieri, o vedere il film “La maschera di ferro” (1998).
A breve distanza s’incontra la piccola isola di Saint-Honorat, uno dei luoghi più importanti nel processo di cristianizzazione dell’Occidente. Sede monastica tra le più antiche (410 d.C.), qui studiò san Patrizio, che avrebbe poi convertito l’Irlanda. Vi sorge un’abbazia e un monastero fortificato, memoria delle molte scorrerie subite: la più grave nel 732, quando l'abate e cinquecento monaci, attaccati dai saraceni, furono trucidati. Per seguire le tracce dei terribili pirati potete spingervi fino al golfo di St-Tropez: a Frassineto (oggi Garde-Freinet) intorno al 889 avevano stabilito un’imprendibile fortezza, da dove per secoli terrorizzarono vaste zone (giunsero sino a stabilire un avamposto a St.Moritz, mostrando così una certa predilezione per i luoghi turistici). Solo un secolo dopo il Conte Guglielmo di Provenza riuscì a stanarli.
Volgendo invece le spalle a Cannes e al mare, dopo una ventina di chilometri lungo la Route Napoléon (la via che il sovrano percorse tornando dall’Elba per i suoi ultimi Cento giorni) s’incontra la bella città di Grasse, la “capitale mondiale del profumo”, che da sola realizza i due terzi della produzione francese in questo campo (Dior, Chanel). Il microclima ha incoraggiato, sin dal Settecento, la coltivazioni di fiori per essenze: lavanda, rosa, viola e soprattutto gelsomino (27 tonnellate di produzione annua!), celebrato nella grande Fête du Jasmin all’inizio d’agosto. Si visitano antiche profumerie, e un Museo dei profumi.
Davanti a voi si spalancano ormai le Alpi Marittime. Potete dimenticare il mare, e darvi agli sport all’aria aperta: bicicletta, canoa, arrampicata, parapendio... oppure passeggiare tra le colline di olivi, visitando piccoli villaggi medioevali, come Vence, che attirò pittori famosi, da Chagall a Matisse. Quest’ultimo, tra il 1948 e il 1951, decorò "La Cappella del Rosario", da molti considerata il suo testamento artistico, nei toni del bianco, giallo e blu. Vista da qui, la mondana Croisette vi sembrerà molto, molto lontana...