Electa, 280 pp., 320 ill., 39 euro. In libreria: novembre 2006
Tradotto in italiano per la prima volta da Electa Giappone uscì in inglese nel 1971 presso l’editore giapponese Kodansha come una sorta di risposta profonda ed elegante di Fosco Maraini alle contraddizioni che si agitavano in quegli anni nel Paese: l’eterno conflitto tra rinnovamento e tradizione sembrava essere giunto ad un punto di rottura definitivo. Il libro offre le riflessioni scritte dell’autore accompagnate da un ricco bagaglio fotografico frutto dei ripetuti soggiorni e viaggi di Maraini in Giappone: immagini che conquistano per la loro bellezza e “umanità” mettendo a confronto i segni e le forme della natura e della cultura. Il volume può essere considerato una sorta di manuale per un nuovo modo di procedere nella conoscenza del diverso, in cui l’autore accompagna i lettori alla scoperta del Giappone attraverso un’attenta analisi dei rapporti tra natura, arte e uomo e tra passato e presente. Opera di un antropologo appassionato di popoli e di culture, di un fotografo raffinato interprete di sentimenti, cose e luoghi, di un maestro efficace nel trasmettere la passione per la conoscenza, di uno scrittore da annoverarsi tra i classici della letteratura del ‘900.
Fosco Maraini (1912-2004) è etnologo, orientalista, alpinista, saggista, romanziere e fotografo. Risale al 1937 la sua prima spedizione in Tibet, in seguito alla quale decide di dedicarsi agli studi delle culture orientali. Dopo gli anni della guerra trascorsi in Giappone la sua vita si svolge tra soggiorni di ricerca nelle università di Firenze e Oxford, e continui viaggi di scoperta e di studio in Oriente, durante i quali realizza documentari etnografici e reportage fotografici. Appassionato alpinista, Maraini partecipa negli anni cinquanta ad alcune spedizioni sulle cime del Karakorum e dell’Hindo Kush. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo "Segreto Tibet" (1951), "Ore giapponesi" (1956), "Paropamiso" (1963), "Gnòsi delle fànfole" (1966), "Incontro con l’Asia" (1973), "Case, amori, universi" (1999). Il suo archivio di libri e fotografie è ora conservato presso il Gabinetto Vieusseux a Firenze.
Tradotto in italiano per la prima volta da Electa Giappone uscì in inglese nel 1971 presso l’editore giapponese Kodansha come una sorta di risposta profonda ed elegante di Fosco Maraini alle contraddizioni che si agitavano in quegli anni nel Paese: l’eterno conflitto tra rinnovamento e tradizione sembrava essere giunto ad un punto di rottura definitivo. Il libro offre le riflessioni scritte dell’autore accompagnate da un ricco bagaglio fotografico frutto dei ripetuti soggiorni e viaggi di Maraini in Giappone: immagini che conquistano per la loro bellezza e “umanità” mettendo a confronto i segni e le forme della natura e della cultura. Il volume può essere considerato una sorta di manuale per un nuovo modo di procedere nella conoscenza del diverso, in cui l’autore accompagna i lettori alla scoperta del Giappone attraverso un’attenta analisi dei rapporti tra natura, arte e uomo e tra passato e presente. Opera di un antropologo appassionato di popoli e di culture, di un fotografo raffinato interprete di sentimenti, cose e luoghi, di un maestro efficace nel trasmettere la passione per la conoscenza, di uno scrittore da annoverarsi tra i classici della letteratura del ‘900.
Fosco Maraini (1912-2004) è etnologo, orientalista, alpinista, saggista, romanziere e fotografo. Risale al 1937 la sua prima spedizione in Tibet, in seguito alla quale decide di dedicarsi agli studi delle culture orientali. Dopo gli anni della guerra trascorsi in Giappone la sua vita si svolge tra soggiorni di ricerca nelle università di Firenze e Oxford, e continui viaggi di scoperta e di studio in Oriente, durante i quali realizza documentari etnografici e reportage fotografici. Appassionato alpinista, Maraini partecipa negli anni cinquanta ad alcune spedizioni sulle cime del Karakorum e dell’Hindo Kush. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo "Segreto Tibet" (1951), "Ore giapponesi" (1956), "Paropamiso" (1963), "Gnòsi delle fànfole" (1966), "Incontro con l’Asia" (1973), "Case, amori, universi" (1999). Il suo archivio di libri e fotografie è ora conservato presso il Gabinetto Vieusseux a Firenze.